Salumi DOP e IGP: differenze e significati

Salumi DOP e IGP: differenze e significato di queste due denominazioni

Salumi DOP e IGP: differenze e significato di queste due denominazioni

In questo articolo andremo a parlare dei salumi DOP e IGP e come vengono assegnate tali denominazioni.

I salumi rappresentano una parte importante della cultura gastronomica italiana.

La lavorazione delle carni di maiale e dei salumi italiani ha una lunga storia, che ha contribuito a sviluppare l’arte della salumeria nel nostro paese.

Inoltre, la tutela dei prodotti tipici ha permesso di preservare le tradizioni culinarie di ogni regione e ha garantito la produzione di salumi di alta qualità. In questo articolo, vedremo la differenza tra i marchi DOP e IGP, e l’importanza di questi sigilli di garanzia per il consumatore.

DOP e IGP: cosa significano?

L’acronimo DOP indica la Denominazione di Origine Protetta, mentre IGP sta per Indicazione Geografica Protetta. Tanto il marchio DOP quanto il marchio IGP costituiscono una garanzia per il consumatore, in quanto attestano l’origine del prodotto e il suo legame con il territorio di produzione, in conformità alle tradizioni locali e alle caratteristiche qualitative definite dal disciplinare di produzione. Inoltre, questi marchi garantiscono il rispetto della ricetta tradizionale, assicurando la genuinità e l’autenticità del prodotto.

La sigla DOP può essere ottenuta solo da quei produttori che rispettano standard e normative stabilite dall’Unione Europea.

Il marchio DOP è riservato ai prodotti alimentari di alta qualità originari di una specifica regione o paese, le cui caratteristiche uniche sono influenzate dal territorio circostante, compresi i fattori naturali e umani.

Per garantire la qualità e l’autenticità del prodotto, la produzione, la trasformazione e l’elaborazione devono avvenire all’interno di un’area geografica definita, e sono soggette a rigorosi controlli da parte dell’organismo di controllo.

Le specifiche regole da seguire sono descritte nel disciplinare di produzione.

L’acronimo IGP indica l’Indicazione Geografica Protetta, che viene rilasciata a quei prodotti la cui produzione, trasformazione o elaborazione avviene in un’area geografica delimitata.

Anche in questo caso, il prodotto deve avere alcune specifiche caratteristiche qualitative e rispettare la ricetta tradizionale.

Tuttavia, a differenza della DOP, la qualità del prodotto non dipende esclusivamente dal territorio in cui viene prodotto.

Salumi DOP e IGP

Nel campo dei prodotti di salumeria tutelati, le specialità italiane sono quasi il 50% del totale dei prodotti tipici europei.

A partire dal 1992, l’Unione Europea ha emesso la sua prima legislazione volta alla protezione dei prodotti alimentari e agricoli a indicazione geografica, e da allora l’Italia ha ottenuto il maggior numero di riconoscimenti per i suoi prodotti.

Nonostante l’innovazione delle tecniche di conservazione, molti dei salumi italiani vengono ancora prodotti seguendo i sistemi e le modalità delle loro antiche radici.

I produttori italiani di salumi non hanno mai abbandonato le loro origini.

Ogni regione italiana ha mantenuto in vita i metodi di produzione tipici della tradizione locale.

Alcuni esempi di Salumi DOP e IGP

Ad esempio, la mortadella di Bologna ha ottenuto il marchio IGP nel 1998, mentre il prosciutto crudo di Parma e di San Daniele hanno ottenuto il marchio DOP, questo implica che la produzione, la trasformazione e l’elaborazione di tali prodotti devono avvenire esclusivamente all’interno dei confini geografici stabiliti.

La mortadella di Bologna IGP, invece, pur avendo specifiche regole di produzione da seguire per ottenere il marchio, può essere prodotta anche al di fuori dell’area geografica delimitata, purché venga rispettata la ricetta tradizionale.

Un’altra differenza tra i due marchi riguarda il tipo di prodotto: il marchio DOP viene assegnato solo a prodotti tradizionali, mentre il marchio IGP può essere assegnato anche a prodotti innovativi che presentano specifiche caratteristiche legate all’area geografica di produzione.

DOP e IGP, uno strumento di tutela

In ogni caso, sia il marchio DOP che il marchio IGP rappresentano un importante strumento di tutela e valorizzazione dei prodotti tipici italiani ed europei, che permettono ai consumatori di riconoscere e scegliere prodotti di alta qualità e provenienza certificata.

Continuando a parlare delle differenze tra i salumi DOP e IGP, possiamo dire che il marchio IGP è una denominazione utilizzata per prodotti agroalimentari la cui origine, produzione o trasformazione avvengono in un’area geografica precisa, ma non necessariamente esclusiva.

Cioè un prodotto IGP non deve necessariamente avere tutte le sue fasi di produzione all’interno dell’area geografica delimitata, ma deve comunque avere una connessione con essa.

Il marchio IGP

Il marchio IGP garantisce quindi la provenienza di un prodotto da una specifica area geografica e la sua qualità, ma non implica che tutte le fasi della produzione e della trasformazione del prodotto debbano avvenire necessariamente in quella stessa area.

Come per il marchio DOP, anche per il marchio IGP esiste un disciplinare di produzione che stabilisce le regole da seguire per la produzione del prodotto, oltre alla zona geografica di produzione.

Tuttavia, a differenza del DOP, l’IGP non richiede che il prodotto sia riferito interamente nella zona geografica protetta e che il prodotto abbia proprietà specifiche legate al territorio.

Il prodotto deve avere alcune caratteristiche legate al territorio, come la tradizione di lavorazione, la qualità degli ingredienti utilizzati e il processo di produzione.

L’IGP rappresenta quindi un marchio di qualità che certifica l’origine del prodotto e consente una maggiore flessibilità nella produzione.

Ciò permette ai produttori di utilizzare materie prime di alta qualità, anche se non provenienti esclusivamente dalla zona protetta e adottare tecniche di produzione innovative senza compromettere le caratteristiche del prodotto originale.

la tutela del territorio e della biodiversità

I marchi DOP e IGP non proteggono solo il nome e la qualità del prodotto, ma anche l’ambiente in cui esso viene prodotto.

Le regole disciplinari di produzione prevedono infatti il rispetto di determinate pratiche agricole, di allevamento e di trasformazione che garantiscono la salvaguardia delle risorse naturali e la valorizzazione delle varietà vegetali e delle razze animali locali.

Inoltre, la tutela del territorio si estende anche alla promozione del turismo enogastronomico e alla valorizzazione delle tradizioni locali.

I salumi DOP e IGP rappresentano infatti un patrimonio culturale e culinario di un territorio e, grazie alla loro riconoscibilità e alla garanzia di qualità, diventano un importante volano per l’economia locale e il turismo.

Conclusioni

In definitiva, i marchi DOP e IGP rappresentano una vera e propria garanzia per il consumatore che può essere sicuro di acquistare un prodotto di qualità, rispettoso dell’ambiente e delle tradizioni locali.

Inoltre, l’ottenimento del marchio DOP o IGP rappresenta un importante strumento di tutela per i produttori e i consumatori.

Infatti, il marchio garantisce l’autenticità e la qualità del prodotto, proteggendolo dalla contraffazione e dalla manipolazione.

In questo modo, il consumatore può avere la certezza di acquistare un prodotto autentico, tipico della zona di produzione e di elevata qualità, mentre il produttore è tutelato da eventuali imitazioni e può promuovere il proprio prodotto con maggior forza sul mercato nazionale ed internazionale.

Scopri anche i salumi al tartufo.

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